Quando scegliere un tiralatte manuale: consigli e considerazioni

Essere genitori è un’esperienza meravigliosa anche se impegnativa, essere madri lo è ancora di più. ln tutti i mammiferi, dalla notte dei tempi, nutrire il cucciolo è compito della madre. Nella nostra cultura, siamo talora giunti ad alcuni estremi, facendo sì che questo sia vero non solo nei primi mesi di vita del piccolo ma anche oltre, e che sia compito della madre in modo esclusivo. In tempi in cui le madri spesso devono svolgere molteplici funzioni e le famiglie sono mononucleari e talora monoparentali, questo aspetto presenta non poche criticità. Incoraggiare l’allattamento al seno è condiviso da tutti, ma come fare se talora la mamma deve assentarsi? Un tiralatte manuale può essere la risposta.

Tiralatte manuale: di cosa si tratta

Un tiralatte è uno strumento per estrarre il latte dal seno materno. Una coppa si attacca al seno simulando l’attacco della bocca del neonato, aspira il latte tramite meccanismi di vario tipo e lo pone in un contenitore apposito. Il tiralatte manuale è il primo ad essersi sviluppato dal punto di vista storico. Nei musei di antichi strumenti medici ne sono conservati modelli che oggi ci appaiono incredibili. Con il progredire della tecnologia sono nati i modelli elettrici che, come dice il nome, estraggono il latte tramite un motorino anziché con l’azionamento manuale della madre. Analizziamo le differenze per capire meglio se e quando ci può essere utile il modello manuale.

Tiralatte: l’allattamento continua

Una volta estratto il latte, possiamo conservarlo sia in frigorifero sia nel congelatore con le dovute modalità. Una terza persona, il partner o un nonno, ma anche la babysitter o l’educatrice del nido, può successivamente somministrare il latte al piccino in assenza della mamma. Quali sono i vantaggi? Il primo è poter nutrire il bimbo con il latte materno anche se la mamma è assente. Il latte materno è l’alimento migliore: è completo e rinforza il sistema immunitario del bimbo. Fino allo svezzamento non gli occorre altro, ma poi si può continuare integrando altri alimenti al latte. Inoltre, se la mamma deve assentarsi, l’allattamento può essere “condiviso” dal partner che ne diventa corresponsabile.

Tiralatte elettrico

Il tiralatte elettrico è più potente, consente l’estrazione di maggiori quantità di latte e con minore fatica da parte della madre. Quasi tutti i modelli hanno la possibilità di scegliere tra diverse velocità e modalità di estrazione. E’ anche più veloce, quindi fa risparmiare tempo; soprattutto i modelli “doppi”, ossia che consentono di spremere i due seni contemporaneamente. In genere è più ingombrante e più rumoroso. E’ sicuramente il più indicato per un uso costante e prolungato, nei casi in cui la mamma sia sistematicamente assente per diverse ore, ad esempio al lavoro, o malauguratamente impegnata in controlli ospedalieri ripetuti.

Tiralatte manuale

Il modello manuale è in un certo senso l’inverso. Azionato manualmente, è meno potente, più piccolo e silenzioso e consente di estrarre meno latte. In genere il quantitativo estratto è quello di una/due poppate giornaliere. E’ più faticoso, dato che la madre deve aspirare tramite una pompetta manuale. Per questi motivi, è consigliabile nei casi in cui l’estrazione del latte è una necessità sporadica o comunque per periodi brevi. Vediamo i casi principali.

Tiralatte manuale: problemi di orario

In alcuni casi può darsi che la mamma lavori part-time, o su turni variabili, oppure a chiamata, e debba talora essere assente negli orari di una poppata. Il tiralatte manuale è allora lo strumento più indicato: consente di sostituirla per quella poppata mantenendo il seno nelle altre occasioni. Vale lo stesso se il bimbo frequenta il nido: l’educatrice al nido può somministrare il latte estratto e portato insieme al piccolo, e la mamma può continuare ad attaccare il bimbo al seno nella restante parte della giornata.

Tiralatte manuale: l’ingorgo mammario

Questo fenomeno si verifica se la produzione di latte è più abbondante di quanto il bambino poppa. Se non risolto, crea dolore e problemi. L’estrazione del latte tramite tiralatte una tantum aiuta a risolvere il problema e potremo conservare il latte nel congelatore per altre occasioni.

Fuori casa

Cambiamenti di orario e ritmi di vita, ambiente non familiare o stress possono incidere sulla serenità necessaria per allattare. In vista di un trasloco, di un viaggio o anche di una vacanza molte mamme preferiscono portare con sé un tiralatte manuale per sicurezza. Essendo più silenzioso rispetto ai modelli elettrici, è utilizzabile anche in ambienti condivisi tipo alberghi o appartamenti di amici e parenti, anche la notte, senza timore di disturbare altre persone. Talora il tiralatte manuale è un sostituto di emergenza anche a casa, se quello elettrico non funziona.

Il tiralatte manuale è la scelta migliore per un utilizzo sporadico nel tempo, oppure una unica volta nella giornata

Conclusioni

Una ulteriore indicazione al modello manuale: per incentivare la produzione di latte. Il latte materno aumenta se il figlio poppa, altrimenti diminuisce e tende ad esaurirsi. Talora nei primissimi tempi il piccolo ha difficoltà a succhiare: l’uso del tiralatte manuale consente di mantenere/aumentare la produzione di latte finché il bimbo sarà in grado di poppare a sufficienza.

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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