Migliori tiralatte per animali: guida completa alle tipologie e costi

L’allattamento dei cuccioli è una prerogativa di tutti i mammiferi. Come per l’uomo, il latte materno è quanto di meglio esista per i piccoli: un alimento completo e sufficiente per tutto il periodo precedente allo svezzamento. E come per l’uomo, anche per gli animali possono tuttavia verificarsi alcune situazioni in cui la madre non può allattare. Per gli animali domestici in questi casi è possibile utilizzare un tiralatte per animali anziché ricorrere a latti artificiali.

Tiralatte per animali: quando è utile

Alcune situazioni in cui questo strumento può essere utile sono peculiari degli animali. Tipica è quella in cui la madre abbandona uno o più dei propri cuccioli, perché più debole degli altri o malato; oppure perché ne ha partorito troppi. Oppure un cucciolo più debole non riesce a poppare adeguatamente non perché la madre lo abbandona, ma perché lui è più lento nella competizione con i fratelli per arrivare alle mammelle. Altre sono invece comuni agli esseri umani. Ad es. anche nelle femmine di animali come nelle donne si può verificare un ingorgo mammario, per una produzione di latte eccessiva rispetto a quanto succhiano i piccoli. Inizialmente ciò causa fastidio e dolore, ma se non risolto può essere causa di mastite.

Tiralatte per animali: il colostro

In questi casi, estrarre il latte consente di somministrarlo ai cuccioli garantendo loro un alimento naturale, oppure di risolvere l’ingorgo mammario affinché i cuccioli possano poi tornare a poppare. Una situazione di particolare interesse riguarda l’estrazione del colostro. Si tratta del primissimo latte prodotto, molto prezioso in quanto ricco di sostanze essenziali per i cuccioli che non devono assolutamente esserne privati. Se i piccoli non poppano, con il tiralatte possiamo estrarre il colostro e somministrarlo loro tramite biberon.

Tiralatte per animali: uso professionale

Possiamo suddividere questi apparecchi in due gruppi: quelli per uso professionale e quelli per uso domestico. I tiralatte ad uso professionale sono indicati nelle grandi aziende agricole. Consentono di mungere animali di grossa taglia (capre, mucche, pecore) con rapidità e da più mammelle contemporaneamente. Funzionano elettricamente, e possono lavorare con continuità per diverse ore. Tubi di raccordo e contenitori per il latte sono idonei per alimenti e lavabili in modo opportuno. I contenitori per il latte sono in genere di grandi dimensioni, sono in grado di contenere alcune decine di litri. Ovviamente, si tratta di apparecchi ingombranti e di difficile portabilità (pesano alcuni chili già a vuoto). Da notare che alcuni possono essere polivalenti, altri più indicati per alcune specie e non per altre.

Uso semi-professionale

Diversa è la situazione degli apparecchi ad uso domestico o semi-professionale. In questo gruppo rientrano gli strumenti indicati per piccoli agricoltori, per uso personale o semi-professionale. Si tratta di apparecchi di peso e dimensioni più contenute rispetto ai precedenti, e la capacità del secchio per il latte è minore (alcuni litri). Possono essere elettrici ma spesso manuali e sono trasportabili con più facilità. I materiali sono atossici. Nei modelli più piccoli, il contenitore del latte funge anche da biberon per allattare il cucciolo, munito di appositi succhiotti.

Tiralatte per animali: uso domestico

In quest’ultimo gruppo di tiralatte, troviamo gli apparecchi per esclusivo uso casalingo. Sono adatti ad animali di piccola taglia: cani, gatti, criceti, conigli, ma anche ad altri animali di taglia nana. Sono apparecchi manuali, leggeri e portatili. Consentono l’estrazione del latte da un solo capezzolo alla volta. I contenitori del latte sono piccoli, trasparenti e graduati e con gli opportuni succhiotti fungono talora anche da biberon per i cuccioli. Sono tutti lavabili e, come per gli esseri umani, va rispettata una rigorosa routine igienica. Alcuni modelli offrono kit con inclusi biberon e/o succhiotti aggiuntivi e le spazzole per la pulizia delle bottiglie.

Il tiralatte per animali consente a tutti gli amanti dei pet di affezione di salvare cuccioli altrimenti destinati a morire

Allattare i cuccioli

Estrarre opportunamente il latte non è sufficiente: dobbiamo anche tenere presenti alcune indicazioni relative all’allattamento dei cuccioli. Nel caso di un semplice ingorgo mammario, la madre tornerà disponibile ad allattare appena gonfiore e fastidio saranno risolti. Ma se dobbiamo alimentare i cuccioli fino allo svezzamento, va tenuto presente che tempi e modalità variano da specie a specie. In linea di massima, cani e gatti poppano per circa quattro o cinque settimane, poi inizia lo svezzamento. Verso la fine del primo mese di vita dovrebbero alimentarsi con cibo solido. Anche le tempistiche variano da specie a specie. Utile per tutti è invece l’allattamento con il biberon anziché con la siringa senza ago, dato che il biberon permette di imitare la suzione naturale.

Conclusioni

Come nel caso degli esseri umani, anche negli animali è sempre più opportuno ricorrere al latte materno anziché alle formule artificiali. Con una ulteriore avvertenza: per gli animali gli altri tipi di latte possono essere non solo inadeguati dal punto di vista nutrizionale ma anche dannosi. Possono infatti provocare allergie, diarrea o altri problemi. In alcune specie (es cane, coniglio) va assolutamente evitato il latte vaccino.

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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