Come scegliere la tettarella per un tiralatte: consigli e prodotti migliori


Abbiamo avuto un bimbo, abbiamo deciso di allattarlo al seno perché sappiamo tutti i benefici che ne derivano e che lo accompagneranno lungo il corso dell’intera vita. Ma se non possiamo essere sempre presenti al momento dell’allattamento, un tiralatte può esserci utile. In questo caso, però, bisognerà che una terza persona somministri il latte al piccolo tramite biberon e relativa tettarella. Allora si pone il problema: come scegliere la tettarella?

Scegliere la tettarella per il tiralatte

Un tiralatte è uno strumento che consente di estrarre il latte dal seno materno, conservarlo nel frigo o nel congelatore in modo opportuno e somministrarlo al bimbo in un secondo momento. Tutto ciò offre l’enorme vantaggio di non privare il piccolo del latte materno anche se la mamma deve assentarsi per lavoro o altri motivi. Un tiralatte può essere manuale o elettrico. Nel primo caso la madre lo aziona tramite una maniglia, nel secondo l’apparecchio funziona grazie ad un motorino. In entrambi i casi, comunque, il latte viene riposto in contenitori idonei e somministrato al bimbo con il biberon. La tettarella è l’equivalente del capezzolo: è ciò che il piccolo mette in bocca ed usa per succhiare. Si tratta di una parte fondamentale da scegliere attentamente.

Scegliere la tettarella: il materiale

La prima scelta da fare riguarda il materiale di cui è fatta. Quelle in silicone sono morbide, elastiche e indeformabili. Resistono quindi molto bene a sterilizzazioni ripetute. Sono adatte a neonati e lattanti, solo fino alla comparsa dei primi dentini. Si tratta infatti di un materiale non resistente ai “morsi” di un bimbo, che potrebbe lacerarlo con conseguenze pericolose. Le tettarelle in lattice sono comunque morbide ed elastiche, ma sono più resistenti e quindi adatte a lattanti che iniziano la dentizione.

Scegliere la tettarella: la forma

E’ il secondo elemento cui porre attenzione. E’ importante rispettare la fisiologia del piccolo per non costringerlo ad una suzione scorretta, che pregiudica la facilità di alimentarlo e lo sviluppo del palato. In linea di massima, la forma più rotonda imita il capezzolo della mamma ed è adatta ai bimbi piccolissimi, soprattutto se pensiamo di alternare allattamento al seno e biberon. La forma più allungata ha dimensioni maggiori ed è più adatta a bimbi più grandicelli, dallo svezzamento in poi.

Scegliere la tettarella: il flusso

E’ la velocità con cui il latte può uscire dalla tettarella. In linea di massima, quelle a flusso lento fanno passare poco liquido e tendono a far succhiare il bimbo in modo simile al seno materno. Sono adatte ai piccolissimi per i primi mesi di vita. Quelle a flusso medio presentano più fori, il liquido esce in misura maggiore e fanno passare anche alimenti un po’ più densi, tipo il latte con disciolti i biscotti. Sono quindi adatte a bimbi più grandi, in fase di svezzamento. Le tettarelle a flusso rapido vanno bene per bambini che utilizzano il biberon come integrazione e non più come unica modalità di alimentazione. In questo caso la tettarella fa passare anche cibi più densi, tipo le pappe lattee.

Le coliche

Le coliche sono un fenomeno frequente nei bimbi. Sul mercato esistono tettarelle specifiche, che grazie ad una apposita valvola tentano di limitare coliche e rigurgiti di latte.

Scegliere la tettarella: la compatibilità

Oltre ai tre elementi visti finora, dobbiamo fare attenzione alla compatibilità delle varie tettarelle con il tiralatte e con gli eventuali accessori. Molti modelli di tiralatte includono uno o più accessori, es tettarella e biberon. I modelli migliori offrono una gamma di accessori maggiore. Nei modelli più economici, il contenitore del tiralatte funge anche da biberon. Non è tuttavia ovvio che tutti questi accessori siano compatibili con altri dello stesso brand, meno che mai con altri brand. Inoltre, sul mercato esistono ovviamente anche tettarelle acquistabili a parte: sono o no compatibili con il nostro tiralatte?

Per scegliere una tettarella in modo corretto dobbiamo integrare le sue caratteristiche tecniche con lo sviluppo del nostro bimbo

Osservare il piccolo

Il bambino ha le competenze necessarie a cercare il seno e farci capire se le cose vanno bene o meno. Osservandolo con attenzione, diventiamo piano piano in grado di decifrare i suoi segnali comunicativi e di capire se abbiamo scelto ciò che va meglio per lui. Ogni bambino ha i suoi ritmi. Per questo, è certamente utile tenere conto delle varie indicazioni contenute nei manuali, del tipo “fino a 6 mesi” o simili. Sono suggerimenti di massima basati sullo sviluppo infantile. Ma sarà solo osservando il piccolo che potremo capire se e quando arriva il momento di passare da una tettarella all’altra. Lui non mancherà certamente di segnalarci le sue preferenze ed i suoi tempi, che potrebbero non coincidere con quelli indicati dalle case produttrici.

 

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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